Layout del blog

Lottizzare un'area per costruire, ecco cosa si deve fare

Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 26 febbraio 2017

Qualche lettore ricorderà il povero Pino, alla ricerca del testamento dello zio Beppe. Pino non è più povero, poichè lo zio gli ha lasciato non solo l’appartamento promesso ma anche un’area edificabile di un certo valore. Ma quando Pino si reca al Comune per sapere cosa farne, si perde un’altra volta: per poter costruire egli deve accordarsi con i proprietari dei terreni confinanti e lottizzare l’intera area con il Comune.

Questa volta Pino, che non è - ripeto - più povero ma neppure è uno sciocco, s’infila dritto dal notaio XY. Senza appuntamento, perché è un ansioso e non ce la fa ad aspettare. Per fortuna il notaio lo riceve subito; sorride sornione e lo invita ad avere pazienza, poichè l’iter è complesso.

Poichè il terreno è in periferia - il notaio spiega a Pino - occorre un piano urbanistico per stabilire non solo quante case o palazzi costruire ma innanzitutto dove; bisogna progettare le strade, i parcheggi, il verde pubblico, la rete idrica e fognaria e quella elettrica.

“Insomma basta un tecnico?”, domanda Pino, che tende a farla semplice.

Il notaio alza gli occhi al cielo, sospira e prosegue: “Occorre un ingegnere che progetti il nuovo rione, secondo un piano che deve essere concordato tra tutti i proprietari e poi accettato dal Comune attraverso la stipula di una convenzione urbanistica, necessaria per un ordinato sviluppo della città e per la salute e la sicurezza dei cittadini. In tale atto i proprietari:

- s’impegnano ad eseguire le opere di urbanizzazione primaria come strade, rete idrica ecc. ed a pagare gli oneri di quella secondaria, ossia scuole, mercati, impianti sportivi ecc.;

- cedono al Comune le aree destinate a verde, parcheggi e viabilità. Signor Pino, lei non può costruire da solo nè frazionare e vendere il suo terreno a pezzi: commetterebbe il reato di lottizzazione abusiva. E non basta: firmata la convenzione, i proprietari stipuleranno l’atto di redistribuzione delle aree tra loro, per riequilibrare le posizioni di quelli che hanno ceduto più aree al Comune con gli altri che hanno ceduto poco o nulla e che quindi conserverebbero intatta la cubatura realizzabile. Insomma, ci vuole pazienza, soprattutto perché nel suo caso bisogna far accordare una trentina di proprietari. E ci sono i tempi amministrativi. Ma dopo tutto questo potrete presentare i singoli progetti edilizi al Comune o vendere i lotti.”.

“Notaio, ma lei non sarà forse un po’ troppo pignolo?”, si spazientisce Pino. “Mio caro signore, io devo essere pignolo. D’altra parte, se non vuole finire in Tribunale per qualche reato o in lite con il Comune o con i suoi vicini, la precisione è d’obbligo.” Il povero Pino, per un istante, pensa che quando era davvero povero forse aveva meno pensieri. D’altra parte, se il denaro non rende felici, figuriamoci la povertà.

Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 15 gennaio 2017
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 30 luglio 2017
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 24 gennaio 2016
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 17 febbraio 2017
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 17 febbraio 2019
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 13 novembre 2016
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 11 dicembre 2016
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 9 ottobre 2016
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 9 aprile 2017
Autore: Edoardo Mulas Pellerano 13 dic, 2022
Articolo pubblicato su Unione Sarda domenica 7 maggio 2017
Altri post
Share by: